Toscana | ITALIA

Una foresta di birre

Una cena tra amici, la visita ad un piccolo birrificio sono gli ingredienti per una sorprendente birra di qualità.

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Una foresta di birre

Una cena tra amici, la visita ad un piccolo birrificio sono gli ingredienti per una sorprendente birra di qualità.

Le cene organizzate tra amici, soprattutto quelle improvvisate, sono tra le più divertenti e scanzonate. L’atmosfera si scalda piacevolmente di un’allure unica, gioiosa e festante. La pizza home made, poi qualcuno dice “portiamo una cosetta speciale da bere” e il gioco è fatto.

Mi ritrovo davanti a delle bottigliette accattivanti già dall’etichetta, colorate che da subito suscitano curiosità e soprattutto desiderio di gustare. Arrivano già fredde! La sanno lunga gli Amici.

Birra made in Tuscany, o meglio in quel di Prato. Lo stupore lascia subito il passo al piacere dopo il primo sorso. Colore ambrato e una spuma compatta quasi cremosa. 

Profumi intensi di frutta esotica, agrumi, liquirizia e miele millefiori

Sorso pieno, aromaticità gustosa dal rotondo retrogusto di caffè in polvere. Una vera meraviglia per le papille gustative e non solo.  Per un momento mi sono sentita in una capitale della birra.

Nei giorni successivi sono già a fare una chiacchierata con il Mastro Birraio artefice di quel nettare così accattivante.  Come tutte le cose particolari, uniche, nascono dalla giocosità di due amici che tra una prova e l’altra, le comprensibili perplessità genitoriali di fronte all’abbandono degli studi per perseguire una passione in un contesto che non ha certo una storia brassicola. 

Il birrificio La Foresta sorge a Prato all’interno di un vecchio capannone artigianale nella zona tra San Martino e Coiano, completamente ristrutturato e adeguato alle necessità di un microbirrificio.

Giulio Santanni è un ragazzo giovane ma con le idee ben chiare: quello di contribuire alla creazione di un prodotto caratteristico all’interno del nostro paese, nel totale rispetto dell’ambiente e ciò che la natura ha donato. Seleziona le migliori materie prime, con la scelta del luppolo in base alle diverse zone di origine che ne vanno a caratterizzare la tipicità dell’autentica birra artigianale. La materia di base è utilizzata in diversi modi: 

frumento non maltato, malto base, malto caramellato, malto tostato

Il Luppolo, altra materia prima impiegata, arriva da luoghi differenti quali Germania, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Inghilterra, per caratteristiche che poi si riscontreranno nel diverso aroma che andrà a caratterizzare la birra. Il Luppolo conferisce non solo il carattere amaricante, ma rilascia anche le sue proprietà aromatiche che variano a seconda del luogo di origine, del clima in cui si è sviluppato. Infine ma non in ultimo per importanza ha una proprietà conservante.

Proprio a quest’ultima proprietà si deve l’introduzione nel processo brassicolo. In origine non veniva utilizzato il luppolo ma spezie di varie tipologie e miele che conferivano il carattere alla bevanda fermentata a base di cereali, dal gusto intenso che può essere considerata antesignana delle birre moderne.  Nel Medioevo la birra era la bevanda più consumata all’interno dei Monasteri.

L’uso del luppolo lo si deve a Suor Ildegarda di Bingen

ricordata anche come Dottore della Chiesa, che ne evidenziò le proprietà conservanti e stabilizzanti in virtù delle sue ricerche mediche. 

Va ricordato che la “birra” ha origini molto antiche e veniva prodotta già dai tempi degli Assiri e dei Sumeri.  In Mesopotamia aveva un significato religioso. Una bevanda dal gusto forte, aromatizzata, era considerata come alimento e medicina. Tale bevanda la si ritrova anche nella cultura Egizia, Greca e Romana. In Italia furono gli Etruschi a produrre sia la birra che il vino. Lo stesso nome “birra” pare che derivi dal latino bibere (bere) termine che si è evoluto con l’assonanza che conosciamo oggi in birra.

Grazie alla crescita dell’influenza dei romani nell’Europa Centrale, la birra iniziava ad affermarsi tra le culture dei Germani e Celti che mostravano una maggiore propensione alla cultura della fermentazione dei cereali in virtù della fascia di latitudini in cui questi erano stanziati.

Altro elemento base che aggiunge quel quid unico è l’Acqua che arriva dalle colline di Montemurlo e questa incide fortemente sullo stile birraio. 

Che dire? La Birra made in Prato è davvero accattivante. Briosa e gustosa come poche.