Circa vent'anni fa uno dei miei migliori amici mi disse: "Vado a studiare all'Università di Vienna!"; a quel tempo l’Austria mi sembrava una destinazione esotica e sconosciuta, nonostante fosse dietro l’angolo. Il suo annuncio mi rese felice, non solo per lui, ma anche perché sono sempre stato una persona desiderosa di scoprire posti nuovi, e la sua presenza lì ha reso Vienna un luogo ancor più interessante, che avrei visitato tantissime volte.
Quando finalmente mi recai a Vienna per la prima volta ero ancora un consumatore di vino inesperto, lontano dalla passione e dalla conoscenza che avrei acquisito in seguito. All’epoca per me era difficile vedere il legame tra questa incredibile città imperiale e il mondo del vino. Tuttavia, col tempo e avendo già conosciuto la città, io e il mio amico decidiamo di lasciare la città per fare escursioni giornaliere ed esplorare nuove destinazioni. Ecco come siamo arrivati nella Wachau. Questa regione si è rivelata la chiave che mi ha permesso di comprendere il profondo legame tra l'Austria e la sua tradizione vinicola.
Oggi voglio invitarvi a scoprire la Wachau, attraverso un'escursione - andata e ritorno in giornata - da Vienna.
Partiamo dalla stazione di Spittelau, il cui nome deriva dal termovalorizzatore che i viennesi hanno trasformato in un'opera d'arte. Il viaggio in treno, della durata di circa un'ora, ci porta attraverso la campagna viennese, offrendo panorami che ci anticipano parte della bellezza della nostra destinazione.
Dal finestrino del treno scorgiamo l'imponente
Monastero di Klosterneuburg, dove si produce vino sin dal 1700
Con l'intenzione di sfruttare al meglio la nostra giornata, proseguiamo direttamente verso la città di Krems an der Donau, la porta d'accesso all’affascinante valle della Wachau. Dopo un'ora di viaggio arriviamo a Krems, e la passeggiata lungo la via principale, Obere Landstrasse, ci mostra la tipica architettura opulenta e monumentale, in un susseguirsi di botteghe artigiane e negozi che vendono prodotti locali come marmellate e liquori a base di albicocca.
Uno dei prodotti più apprezzati è il "Marillenlikor", un liquore gradevole con una gradazione alcolica di 25 gradi, abbastanza dolce ed equilibrato, con una minima sensazione di calore in bocca.
Decidiamo di esplorare a piedi la Wachau. Camminiamo per un'ora fino alla prima tappa, accompagnati da un po' di pioggia che ci permette di immergerci a poco a poco nel clima e nel paesaggio.
Il paesaggio che si apre davanti ai nostri occhi è di una bellezza abbagliante
Alla nostra destra, il Danubio scorre impetuoso in tutta la sua grandiosità, mentre alla nostra sinistra si ergono i terrazzamenti dei vigneti, che si inerpicano in mezzo ai pochi raggi di sole, intervallati da piccole case e vigneti. Il fatto che gli appezzamenti di terreno coltivato non siano chiusi ci permette di goderci maggiormente la passeggiata, poiché possiamo attraversarli liberamente.
Arriviamo da Gunther, nome fittizio, poiché vuole evitare il turismo di massa. Gunther è un ingegnere viennese che, dopo essere andato in pensione, ha deciso di acquistare un piccolo appezzamento per realizzare il suo sogno di mettere in contatto la vigna con la natura, attraverso la viticoltura biodinamica, alla ricerca dell’equilibrio con il resto delle piante locali. Ci invita a casa sua per provare la sua piccola produzione di Riesling e Grüner Veltliner, i due vitigni tipici della zona. I vini rispecchiano il consueto clima freddo del luogo, che conferisce loro una spiccata acidità. Nonostante questo, Gunther ci avverte che i vini in questa zona stanno cambiando rapidamente, anno dopo anno, a causa dei cambiamenti climatici, poiché le stagioni stanno diventando meno fredde.
Lasciamo Gunther e ci dirigiamo verso la cantina Weingut Martin und Karin Fink, nel paesino di Unterloiben. Ci accoglie Martin Fink, che ci racconta della localizzazione dei 49 appezzamenti di cui si prende cura, alcuni dei quali composti da un unico filare su terrazzamenti situati in cima alle colline. Ci fa provare diversi dei suoi vini, soprattutto attraverso degustazioni verticali, così da poter apprezzare le variazioni climatiche degli ultimi anni. Ci racconta anche dell’origine del simbolo della classificazione dei vini dell'associazione Vinea-Wachau, che assegna il titolo di Smaragd ai vini di altissima qualità e gradazione alcolica.
La Smaragd è una lucertola che si nasconde tra le pietre dei terrazzamenti
ed esce solo quando splende il sole, cosa rara in questa zona. Questa lucertola fa compagnia alle viti e ai viticoltori nei momenti più soleggiati e per questa regione è stata eretta come simbolo dei vini di alta qualità.
Tra i vini che abbiamo provato, siamo rimasti sorpresi dal Grüner Veltliner e dallo Chardonnay 2021, entrambi della categoria Smaragd. Vini molto equilibrati, anche se con notevole acidità, ideali per aperitivi estivi. Anche Martin ci racconta dei cambiamenti climatici avvenuti negli ultimi anni e, un po' sul serio e un po' scherzando, ci dice che tra qualche anno tutti i vini saranno Smaragd a causa dell'aumento delle temperature medie che sta vivendo la zona, poiché i vini avranno una gradazione alcolica sempre più alta.
È ora di mangiare, quindi ci fermiamo nel pittoresco paesino medievale di Dürnstein, dove ci rifugiamo per gustare una Schnitzel, il precursore della cotoletta alla milanese. Il ristorante è semplice, ma accogliente, e la cotoletta è molto gradita dopo la lunga degustazione di vini dal nostro amico Martin.
Terminiamo la nostra visita sulle sponde del Danubio e arriviamo quasi a Weissenkirchen, dove i vigneti si innalzano fino ai punti più alti della valle, creando quello che ci appare come un anfiteatro di una bellezza unica.
Abbiamo terminato la giornata esausti, con la sensazione di aver vissuto una giornata indimenticabile
tra paesaggi incredibili, borghi medievali e vini sorprendenti. Non avrei mai pensato, quando il mio amico mi parlò per la prima volta di Vienna, che potesse esistere un posto così speciale a solo un’ora dalla città, "La Valle", come la chiamano affettuosamente i locali, nascosto tra le montagne e il Danubio.
