Chi non conosce la Thailandia? Con la cosmopolita e vibrante città di Bangkok, la turistica Phuket, le montagne verdi attorno le cittadine di Chiang Mai e Chiang Rai, le spiagge di sabbia bianca delle isole di Samui e Tao, solo per citare alcune destinazioni. Come non cedere al fascino della Thailandia? Si resta ammaliati dagli innumerevoli sorrisi della gente locale, il buon cibo, i paesaggi mistici e gli innumerevoli magnifici templi Buddisti.
Ma la storia di oggi si svolge ben lontana dalle più acclamate mete turistiche thailandesi. Mi sono recata nella provincia di Ranong, a Kraburi, nel Sud del paese per degustare il caffè del signor Gong. Eh si, chi avrebbe pensato che in Thailandia si potesse trovare un caffè biologico di alta qualità? Per lo più cento per cento Robusta, la varietà amata da noi Italiani.
Appena arrivata nella “Gong valley”, incontro il fondatore Gong, che inizia a raccontarmi la sua storia tra una tazzina di caffè e l’altra. Originario di Bangkok, e dopo diversi viaggi in Europa e nel mondo, Gong decide di ritornare nel suo paese natale alla ricerca di un’idea che gli permetta di valorizzare e rendere autosufficiente l’economia locale.
Tutto ha inizio da una sua stessa osservazione: gli abitanti di Kraburi consumano un’elevata quantità di caffè istantaneo solubile, nonostante la presenza di bacche di caffè di alta qualità. Kraburi infatti si trova alla stessa latitudine di paesi produttori di caffè quali Colombia, Kenya e Brasile.
L’esperimento ha inizio con Gong che fa tostare qualche chicco di caffè locale varietà Robusta nella tradizionale padella in ghisa conosciuta come wok. L’ottimo potenziale del prodotto gli viene confermato da un barman Italiano conosciuto durante un precedente viaggio in Italia, e, dopo il via libero di Marino, Gong ottiene la fiducia per lanciarsi nel suo nuovo progetto.
L’obiettivo seguente è quello di trasmettere lo stesso entusiasmo ai coltivatori locali, cosa che fa recandosi di villaggio in villaggio munito di chicchi di caffè del luogo e
Qualche macchinetta di moka italiana
L’intenzione è di spronare la comunità locale a bere un buon caffè prodotto a Km zero invece che il classico solubile acquistato al supermercato e di far loro credere di poter essere orgogliosi di produrre un caffè cento per cento tailandese, che possa competere con altre varietà Robusta presenti nel mercato.
Dopo qualche anno dall’inizio del suo progetto, al giorno d’oggi Gong è il fondatore della cooperativa agricola di Ranong, composta da circa 19.000 famiglie.
Il caffè è coltivato dalle stesse famiglie, insieme ad altri frutti e ortaggi locali. Le bacche di caffè vengono raccolte, tostate e macinate a mano seguendo un metodo tradizionale. Sono stupita e divertita quando Gong, sorridente, si presenta con uno wok firmato “Gong valley” con cui posso io stessa tostare e poi in seguito macinare alla mano i chicchi di caffè che andrò a bere. Qui il caffè viene fatto tostare a centottanta gradi per circa venti minuti.
Da vera amante del caffè posso confermare che si tratta di uno dei migliori bevuti finora. Gusto deciso e intenso, colorazione scura e con un retrogusto amarognolo, tipico della varietà Robusta, con meno zuccheri dell’Arabica. Mi sento quasi a casa!
Non solo il caffè di Gong è il risultato di una produzione etica e sostenibile, il suo metodo di coltivazione avviene interamente in biologico e a sprechi zero:
I fiori delle piante di Caffè vengono utilizzati per fare un infusione fredda
Dal gusto delicato e floreale, perfetto in accompagnamento del caffè. È così che degustiamo un caffè dietro l’altro dopo una visita tra i campi, insieme a dei tradizionali pani di farina di riso ancora fumanti chiamati mantou.
Non sono la sola ad essere venuta qui per conoscere la storia del caffè di Gong, l’autenticità di questo carismatico personaggio thailandese e del suo prodotto attirano clienti da tutto il mondo e nonostante ciò, Gong conserva la stessa umiltà e franchezza di sempre; la frase motto dietro il suo successo è la seguente:
“People lie, but a good coffee never lies”
“Le persone possono mentire, ma un buon caffè non mente mai” Mr Gong.
